Altra sfida di campionato, Schio contro Geas, ancora a porte chiuse, l’analisi di coach Zanella di tutto questo intenso periodo

Due gare nel giro di tre giorni per il Famila Wuber Schio che rimane proprio nel territorio scledense attendendo la Geas Sesto San Giovanni, venerdì 6 marzo alle ore 20. Doveroso riperterlo, periodo molto particolare, l’emergenza sanitaria impone le porte chiuse e la società Famila si allinea a tale provvedimento. Corposa vittoria contro Broni lo scorso martedì, non scontata. Continua il countdown verso la prima sfida con Praga in Eurolega, ma c’è prima da difendere la vetta della graduatoria contro la Geas appunto.

Fu vittoria orange 69-64 in casa Geas all’andata, partita dove Schio andò molto in difficoltà, ottima la prestazione delle lombarde, le quali conducevano di 13 punti all’intervallo lungo e di 7 punti a fine terzo quarto. Quarto periodo quasi perfetto di Schio e rimonta completata. 19 per Gruda, 17 per DeShields e 13 per Harmon in quell’occasione. Riposò Lisec, come è successo martedì contro Broni, vedremo in questo senso chi coach Vincent farà riposare delle straniere.

Williams chiuse a 17, una ottima Verona, con Brunner a sfiorare la doppia doppia, queste le statistiche chiave di un Allianz Geas superata solo in extremis.

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Coach Piero Zanella analizza nel dettaglio tutto il momento delle Orange, dalla questione “Sopron” all’emergenza sanitaria, passando per la doppia sfida in campionato in un PalaRomare deserto contro Broni e Sesto San Giovanni, fino ad arrivare all’impegno più importante della stagione ovvero la serie contro Praga.

Coronavirus:“Il comportamento delle ragazze in questo periodo di allerta è stato ottimo, non si sono fatte distrarre ed hanno lavorato duramente e serenamente ogni giorno. Il virus ha condizionato un po’ la programmazione del lavoro, navighiamo a vista, spesso lavoriamo in allenamento in base all’avversario e la situazione, la cancellazione di alcune gare ha sconvolto un po’ i piani. Ma nel complesso stiamo affrontando bene questo periodo strano.”

Sfida di campionato con Broni:“Con Broni molte indicazioni positive, non giocavamo dalla sfida con Girona, c’erano un po’ d’incognite, sicuramente abbiamo perso un po’ di ritmo, mi aspettavo una gara difficile, alla fine sono state brave le ragazze, la vittoria larga è stata favorita dall’assenza di due straniere tra le loro fila. Broni gioca un grande basket, sono sicuro che faranno un buonissimo campionato.”

Prossima gara con Sesto S.G.:“Ora attendiamo Geas, ancora a porta chiuse, il clima francamente è surreale, non siamo abituati anche nel riscaldamento ad alzare la testa e non vedere nessuno. Giochiamo per il pubblico, per regalare e condividere emozioni, venendo a mancare questa parte, la gara perde un po’ di emotività. Geas gioca un basket opposto rispetto a Broni, ma ugualmente bello da vedere, all’andata ci hanno messo in grande difficoltà ed hanno battuto recentemente Ragusa, servirà grande prestazione.”

Vicenda Sopron:“Non entro in merito alla questione Sopron, dico solo che avremmo voluto giocarcela sul campo, avevamo fatto un lavoro di scounting molto corposo, sarebbe stata una grande partita contro un grande avversario, uno spot per il basket italiano in Europa. Loro giocanoi meravigliosamente quindi sono dispiaciuto di non aver potuto assistere ad una sfida così bella. Sopratutto che il nostro pubblico sia stato privato di una gara così.”

Quarti di fianle contro Praga:“Andiamo ad affrontare una corazzata, Praga assieme ad Ekaterinburg e Fenerbahce fa parte del trio di squadre fortissime di quest’anno. In questo momento stiamo affrontando una partita alla volta, inevitabile dare un occhio a Praga, stiamo lavorando anche in previsione della serie con loro, ma fino a venerdì sera concentrazione massima su Sesto. Anche qui stiamo facendo un grosso lavoro di scouting, contro squadre del genere è fondamentale studiare, prepare più cose possibili per tentare di far inceppare un ingranaggio quasi perfetto. Guardiamo una partita alla volta, obbiettivo è vincere una gara, poi a quel punto si proverà ad alzare l’asticella. Siamo consci del lavoro e lo spessore dell’avversario che andiamo ad affrontare.”