Reggiani: “Al lavoro: arriveremo pronte a Kayseri”
Schio VS Priolo_DSC9783

Erica Reggiani

Le ultime prestazioni in campionato hanno certificato il fatto che il Famila Wuber Schio è in palla: tonico, deciso, determinato. Nelle ultime tre gare, rispettivamente contro Umbertide, Priolo e San Martino di Lupari, le giocatrici oramge sono riuscite a trovare fin dai primi istanti di gioco, la giusta quadra imponendo ritmo, gioco e, soprattutto canestri. Tutto ciò, unito ad una buona condizione fisico-atletica generale, ha permesso allo staff tecnico di poter sfruttare rotazioni mettendo  minutaggio sulle gambe di tutto il roster.

“Le ultime prestazioni sono state soddisfacenti – conferma Erica Reggiani – anche nella partita di Mercoledì contro San Martino abbiamo fin da subito dato la giusta direzione alla gara, trovando un margine di punti che ci ha permesso di poter gestire la gara, provare alcune soluzioni e in generale di poter distribuire minuti a tutto il roster”. E se il primato nella classifica del campionato non è più in discussione, una delle partite più importanti, se non la più importante a questo punto della stagione, è praticamente alle porte. Lunedì infatti le beniamine scledensi partiranno alla volta di Kayseri dove, Martedì 11 Marzo, affronteranno il Kaski Spor nella prima gara dei play off che valgono la terza Final Eight degli ultimi tre anni.

La sfida è difficile: le turche hanno perso in  casa solamente nel primo turno (il 6 Novembre) ad opera di Kosice, restituendo poi il favore a domicilio in Slovacchia, ma sul campo amico, Cinilli e compagne, hanno battuto formazioni come Bourges ed Ekaterinburg, oltre che il Beretta.

Come detto, Lunedì la partenza: oggi riprende il lavoro sul campo, domani ci sarà anche una sessione con il preparatore fisico Ennio Sabbadin. “Saranno tre giorni di lavoro intenso – dice il play pesarese classe 1994 – siamo consapevoli della difficoltà del match che ci aspetta, per la caratura tecnica della squadra e per le condizioni ambientali che troveremo, ma  partiremo convinte dei nostri mezzi e di poter fare una prestazione importante”. La marcia verso la conquista della Cappadocia è cominciata.