Il Beretta espugna Kursk per la prima volta per 74-93

Strepitosa prestazione del Beretta che, al cospetto del miglior attacco del torneo, sfodera una prova da manuale e sbanca il parquet di Kursk per la prima volta nella sua storia. 74-93 il punteggio finale che racconta di una partita condotta dal primo all’ultimo minuto: straordinaria la prestazione offensiva delle orange che mandano ben cinque giocatrici in doppia cifra. Sicuramente la Dynamo ha patito l’assenza per infortunio di Lisec, ma il Famila ha decisamente ingabbiato l’attacco di casa dominando ad ogni voce statistica: 70% al tiro da due, 63% dalla distanza, 43 rimbalzi e 29 assist sono le cifre di una vittoria che dà morale e fa scalare a Schio la classifica del girone.

Verona-Kursk

Quintetto subito molto fisico e talentuoso per coach Dikaoiulakos che schiera le quattro straniere più Sottana: una scelta che paga perché, dopo l’apertura russa con Howard, il Beretta si porta in vantaggio con la prima tripla della trevigiana del 4-5. Le orange giocano con grande fiducia e tutto va per il verso giusto: segnano Collier, Laksa e Mestdagh e al 5’ tutto il quintetto ha già punti nelle mani. Kursk cerca un gioco veloce offensivo ma non cura molto la fase difensiva e Schio ci va a nozze: Laksa e Collier colpiscono dall’arco e all’8’ le orange aprono un break di 13-0 a cavallo tra i due quarti che le fa volare fino ad un incredibile +20.

Tutto questo mentre coach Dikaioulakos ruota il quintetto pescando dalla panchina Crippa, Verona e Keys: è proprio la lunga azzurra a segnare il canestro del 13-33. Poco dopo Verona, che aveva approcciato la gara alla grande, pecca di inesperienza e commette in rapida successione tre falli consecutivi permettendo un insidioso riavvicinamento delle russe trascinate da Ogunbowale (già 16 punti per lei). Spezza gli equilibri Keys con la tripla frontale che ridà fiato a Schio: Sottana, infatti, colpisce due volte dall’arco mentre Collier – in straordinaria serata – punisce ancora dalla distanza per il massimo vantaggio sul +25. Una serie di falli porta le giocatrici in lunetta nel finale (fin qui partita molto povera di fischi) per chiudere il primo tempo sul 34-56.

Laksa-Kursk

La Dynamo prova a cambiare faccia alla propria gara con una difesa più aggressiva che sporca le linee di passaggio e tiene a bada l’attacco del Beretta nella prima metà di quarto: è Laksa, con due triple, a mandare però in fumo i piani di rientro delle russe. La lettone, infatti, spezza la buona difesa biancoblù e rimette in ritmo anche le compagne; così Mestdagh colpisce da lunghissima distanza come solo lei sa fare, mentre Keys, Sottana e Gruda danno alle orange il massimo vantaggio sul +29.

In apertura di ultima frazione i punti scledensi portano una sola firma, quella di Jasmine Keys: la lunga azzurra sigla un parziale personale di 8-0 (condito da due triple) e fa addirittura +32. Per coach Dikaioulakos è allora tempo di dare spazio alle giocatrici meno utilizzate e la notizia più bella arriva dal rientro in campo di Valeria De Pretto. Con la maggior parte del quintetto che deve abituarsi a ritrovare il ritmo partita, Kursk ne approfitta per limare lo svantaggio ma la ciliegina finale la mette Gruda che sulla sirena timbra l’ultimo canestro della gara: 74-93 il finale in Russia per un Beretta da applausi.

Dynamo Kursk – Beretta Famila Schio 74-93 (13-27, 34-56, 51-77)

Dynamo Kursk: Howard 9, Kozik 12, Burovaya 3, Prince 13, Kosu 1, Frolkina O 3, Frolkina E 0, Ogunbowale 23, Anoikina ne, Baric 0, Abaiburova ne, Shabanova 10

Beretta Famila Schio: Del Pero 0, Mestdagh 9, Sottana 11, Gruda 25, Verona 2, De Pretto 0, Crippa 0, Dotto 0, Keys 17, Laksa 17, Collier 12