Gara 1 non va: adesso serve tutto l’orgoglio orange

Gara 1 è andata: dopo aver espugnato il PalaMinardi in regular season, il Famila Wuber Schio non riesce a ripetere la gara perfetta di Gennaio e così adesso si trova ad inseguire la Passalacqua Ragusa in questa finale scudetto.

Ragusa prova l’allungo in apertura con tripla di Micovic (7-2) ma Honti, Godin e Larkins rimettono in carreggiata le orange con un parziale favorevole che costringe coach Molino al primo time out (7-12 al 6′). L’asse Godin-Larkins funziona a dovere e proprio l’americana a 2′ dalla prima sirena fissa il 13-18. Erlana è “on fire” ed è proprio lei a chiudere il quarto sul 15-20 a favore di Schio. Al ritorno in campo è Malashenko a riportare sotto le isolane sfruttando un gioco da 3 con canestro e fallo (19-20 all’11’). Il Famila rimane a secco per 4 minuti e le padroni di casa ne approfittano  con un 10-0 (23-20) che porta la panchina scledense a chiamare 1 minuto di sospensione. Il digiuno è interrotto poco dopo dal canestro dalla media di Sottana (25-22). Macchi mette il pareggio (27-27) con una bomba “alla Macchi” allo scadere dei 24” a 3’30” dall’intervallo lungo. Il primo tempo, dopo l’ultimo possesso di Ragusa, si chiude sul 29-29.

Ragusa parte forte con Walker che porta le iblee sul 38-29 con un break di 9-0 in 3′. E’ capitan Masciadri a rompere il ghiaccio ma Malashenko risponde con la tripla del 31-41 al 26′. Gatti piazza la quarta tripla consecutiva della Passalacqua che inchioda Schio sul -16 (49-33 al 26′). E’ Masciadri a tenere a galla le orange con l’orgoglio del capitano e la tripla del -12 (51-39), Il terzo quarto si chiude con Ragusa avanti 56-41. Ancora un’accelerazione per le biancoverdi ad inizio dell’ultimo quarto permette loro di arrivare sul +20. Dall’altra parte sono ancora Masciadri e Larkins a provare a rimettere il Famila Wuber Schio sulla giusta rotta ma le giocatrici di Molino sono in serata e chiudono la gara sul 73-62 nonostante il tentativo di ritorno nel finale, da parte della formazione di Mendéz.

Appuntamento a Schio il 26 Aprile: una nuova battaglia aspetta le beniamine scledensi.

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