Il messaggio universale di Natasa, orgoglio del basket

“Il mio messaggio è semplice: fate sport, non importa se amatoriale o professionistico”. Sono queste le parole di Natasa Kovacevic, la giocatrice di basket dell’Uni Gyor che a causa del tragico incidente, nel quale hanno perso la vita l’allenatore e un dirigente della formazione ungherese, ha subito l’amputazione di una gamba. Natasa qualche giorno fa è stata ospite d’onore di un’amichevole tra Crvena Zvezda e la stessa Gyor: “Non è una gara in mio onore – ha detto la giocatrice serba – è una partita in onore dello sport e per commemorare la memoria di PeterTabodi, Akos Fuzy ed essere vicini alle loro famiglie”.
“Molti mi chiedono dove trovo la forza – ha continuato Natasa – ma per me nulla è cambiato. Sono le regole del gioco chiamato vita. La forza è dove era prima: nei miei genitori, mio fratello e i miei amici, molti dei quali ho conosciuto sul campo”. E poi quel messaggio universale: “Fate sport: diventerete più forti di quando avete cominciato”.


Non sono forse questi i momenti per cui tutto il lavoro sul campo di tutte le giocatrici, allenatori e dirigenti, dalle campionesse d’Europa alle società di minibasket, acquisisce un senso?
In un editoriale Paul Nielsen, uno degli osservatori di basket femminile più noti, definisce Natasa “Esempio e Orgoglio della Serbia”. Più completa la dizione nel suo tweet che trova la nostra piena corrispondenza: