Troppo l’arsenale russo, il Beretta Famila Schio si arrende

Troppa Ekaterinburg da contenere per il Beretta Famila Schio che cede il passo d’innanzi alla miglior squadra d’Europa. 83-61 per l’UMMC Ekaterinburg. L’aveva anticipato coach Vincent in confrenza stampa, russe pressochè ingiocabili. Orange che vengono battute a testa alta, ottimo l’atteggiamento dal primo all’ultimo possesso, semplicemente è emersa la maggior qualità delle pluricampionesse europee.

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Gara che trova il suo snodo principale tra primo e secondo quarto dove le “orange russe” riescono ad innestare il primo gap. Troppa la qualità a disposizione di Mendez a partire dal quintetto titolare: l’MVP del 2018 della WNBA nonché campionessa in carica Stewart, Vandersloot e Jones entrambe in WNBA, la veterana Torrens ed ovviamente Quigley, vista anche in maglia Schio.

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Dopo la prima sterzata inflitta da “Eka”, la contesa viaggia per larghi tratti tra i dieci ed i venti punti di vantaggio per le russe. Cercava delle risposte coach Vincent che probabilmente ha trovato per “settare” al meglio la rotazione in vista delle due gare con Riga e Girona.

Sicuramente particolare l’ambiente del PalaFontajau, nessun rumore esterno, condito dall’assenza di telecronaca nazionale, rendono meno onore a quella che è e rimane una competizione meravigliosa nella quale le Orange tenteranno di ottenere il massimo risultato.

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Alle 20 ora italiana la sfida tra Girona e Riga, alle quali le Orange saranno fortemente interessate. Prossima gara per il Beretta Famila Schio alle 17 di giovedì 3 dicembre proprio contro Riga.

UMMC EKATERINBURG: Zavialova, Beliakova, Torrens 11, Beglova 3, Quigley 14, Petrushina, Vandersloot 15, Stewart 8, Papova 2, Jones 20, Vadeeva 10. All. Mendez.

BERETTA FAMILA SCHIO: Keys 2, Mestdagh 2, Cinili 3, Gruda 9, De Pretto 2, Achonwa 10, Crippa 3, Andrè 4, Dotto 8, Trimboli, Harmon 4, Sottana 14. All. Vincent.

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“E’ stato un esordio per tutti, si è visto nel primo quarto dove entrambe facevamo fatica a segnare” – ha commentato Pierre Vincent – “Sono contento della difesa nella prima parte, mentre ho visto meglio l’attacco nella seconda. Cerchiamo il nostro ritmo e la nostra quadratura, dobbiamo trovare l’equilibrio giusto tra attacco e difesa.”

cvdv