La 13 ma finale di Supercoppa delle orange, la settima consecutiva, va in scena domani ancora una volta al PalaRomare (la sesta alla casa del basket scledense, la terza consecutiva) alle 18.
A contendere il trofeo che idealmente chiude la stagione passata ma di fatto apre la nuova è la Passalcqua Ragusa che all’ombra del Summano ha vinto la Coppa Italia nella sua ultima edizione.
Sfida avvincente, sfida mozzafiato, come è stata negli ultimi anni tra le due formazioni; il team di coach Mendéz arriva dopo un fitto preseason che si è chiuso Mercoledì scorso con il Trofeo “Città di Schio” e i due test match rispettivamente opposto a Sopron e San Martino. Buone indicazioni dal punto di vista fisico con i meccanismi piuttosto collaudati come coferma Giorgia Sottana: “Mi sembra che sul campo la risposta sia stata positivia – dice la play/guardia trevigiana – siamo pronte e cariche per questa nuova sfida che contro Ragusa e diventato un appuntamento appassionante del basket italiano”.
Nonostante i piccoli distrubi che hanno condizionalto la preparazione di Miyem e Macchi (ormai quasi completamente recuperate) la squadra ha potuto lavorare a pieno ritmo, in questi giorni antecedenti alla finale, sia sulla parte fisica che su quella tattica. “Ragusa ha cambiato molto e questo può essere sia un vantaggio ma anche no – argomenta la numero 19 del Famila Wuber Schio – dovranno probabilmente collaudare chimica e meccanismi ma hanno abbassato l’età media e questo è un fattore positivo. Noi vogliamo riprendere da dove abbiamo interrotto e cominciare con una vittoria la stagione che si appresta a cominciare”.