L’aria è densa di quella tensione da grande evento che sta per arrivare, quell’aria che se ci si pensa tremano un po’ le gambe e bisogna concentrarsi, tirare un sospiro a occhi a chiusi per controllare l’emozione che vuole prevalere.
Ci sono i quarti di finali di Eurolega a Schio: la formazione campione d’Italia ospita le campionesse d’Europa dell’USK Praga per gara di 1 di questi playoff. Ancora una volta è la città dell’Omo a tenere alto il vessillo del basket italiano in Europa: “Sono sfide come queste – dice capitan Masciadri – contro squadre del valore di Praga che ci costringono a dare il nostro meglio, a tirare fuori quel qualcosa in più che ci fa superare i limiti”. Motivazione o agonismo puro, ambizione o volontà, attaccamento alla maglia o determinazione a centrare un traguardo fondamentale nella propria carriera: tutto conta in sfide come questa, “Dovremo mettere cura in ogni dettaglio – sostiene Anderson – con massima concentrazione dal warm up al 40mo minuto”.
Ma come si batte la squadra campione d’Europa? “I duelli saranno fondamentali – dice Ress – Yacobou contro Vaughn, Palau contro Sottana e Gatti: oltre gli schemi, saranno il talento e la volontà più ferrea a fare la differenza”. Della stessa idea Yacoubou: “Praga è una squadra costruita per la competizione europea ma io con partite come questa mi esalto, trovo sempre nuove energie e stimoli. Sono sicura sarà così anche per le mie compagne”.
Il Beretta Famila Schio arriva pronto alla sfida, determinato e tenace come ha dimostrato nei momenti topici di questa stagione. Perchè se “Praga è una squadra forte e completa – sentenzia Macchi – ha avuto la sfortuna di averci incontrate”.
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