Domani, quando a Schio saranno le 14, a 4488 km più a Est il Beretta Famila Schio avrà la palla a due in uno dei campi più difficili del mondo. A Ekaterinburg, infatti, le orange scledensi chiudono la fase regolare di Eurolega e potrebbe non bastare la partita perfetta per strappare la posta piena a Taurasi e compagne. Contro il “dream team” russo, le campionesse d’Italia avranno bisogno di dar fondo alle loro migliori virtù tecniche, mettere in campo una strategia sopraffina, mente fredda e cuore caldo sapendo che a casa moltissimi seguiranno le loro gesta, sostenendole. Comunque vada.
I numeri: Raffaella Masciadri rompe il muro delle 150 presenze in Eurolega, mentre Elodie Godin è a 6 rimbalzi dai 1000 in ELW, record che le permetterebbe di entrare nella top ten delle rimbalziste d’Europa di tutti i tempi. L’ultima sconfitta di Eka in Eurolega, ad opera di un’italiana, è stata proprio ad opera di Schio nel lontano 2005 (69-60); dall’altra parte Taurasi ha la seconda miglior percentuale di tiri da 3 (47,7%) ed è la seconda per assist (alle spalle di Palau) con 6,6 assist a gara mentre (come facilmente intuibile) la formazione russa ha la più alta media di punti segnati a match (81, a Schio ne segnò 73). Ai professionisti della numerologia le somme.
Per Kathrin Ress a Ekaterinburg “non sarà mission impossibile ma mission “da giocare”: le partite si giocano tutte fino in fondo e noi daremo tutto sul quel campo” dice la lunga altoatesina. Sulle stesse corde è Giustino Altobelli: “E’ uno dei campi dove vai sempre con lo sfavore dei pronostici: proprio per questo spingeremo al massimo sapendo che dovremo contare su noi stessi e su tutte le nostre risorse fisiche e mentali. Quando c’è volontà di ferro, puoi raggiungere qualsiasi obiettivo”.
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